E le parole?
Il matrimonio di Valentina e Rocco non solo ha rafforzato le mie doti organizzative ma ha messo a dura prova anche le miei doti manuali.
Io amo descrivere le loro nozze in questo modo: Musica e Parole Anni ’50.
Di musica ce n’era in abbondanza, tra jukebox, giradischi e vinili.
Per gli anni ’50 avevamo abiti vintage, nastri a pois, pizzi, vecchie foto e scatole di latta.
E le parole?
Dovevamo ricreare qualcosa che fosse coerente con il tema ma che richiamasse il lavoro e la passione di Valentina.

La macchina da scrivere che l’aveva aiutata ad accrescere il suo grande talento aveva un forte impatto emotivo, ma c’era bisogno di qualcosa che avesse anche un forte impatto visivo.
Tra una portata e l’altra della prova menu, ho proposto a Valentina di creare un bouquet con fiori di carta: era solo un’idea, una cosa che io non avevo mai fatto prima e che poteva anche rivelarsi un clamoroso buco nell’acqua.
Gli occhi di Valentina si sono illuminati. Avevo creato in lei grandi aspettative!
Com’è finita?!
Chi ha proposto di lanciare il bouquet che avevo creato io è stato fulminato sia dal mio sguardo sia da quello di Valentina… e Rocco un po’ ci odia perché ora in casa c’è un oggetto in più da spolverare!
#alprossimomercoledì
